Ero nella pancia di mia mamma quando i nostri genitori, insieme agli zii materni, decisero di prendere in affitto quella casa in campagna. Mio padre, figlio di contadini, ha sempre sentito il richiamo della terra, mia madre, anche lei figlia di un fruttivendolo e amante incondizionatamente della cucina e delle belle cose in generale, volevano vivere i loro momenti di libertà in mezzo alla natura, insieme alle persone a cui volevano più bene e avendo la possibilità di coltivare frutta e ortaggi da portare in tavola.
Virano (l’abbiamo sempre chiamata così), inizialmente era la casa delle vacanze estive e delle domeniche invernali. Si cercava di renderla più abitabile possibile, qualche lavoretto in qua e in là ha permesso di far sì che ogni famiglia (5, nonni materni compresi), avesse la sua camera. Eravamo 9 cugini più i genitori e i nonni, immaginate la fila, per l’unico bagno disponibile, che si creava la sera prima di andare a dormire… Abbiamo vissuto nella selvatichezza più totale, ma con la gioia della condivisione e la sicurezza dello stare insieme.
Gli anni sono trascorsi, i bambini sono diventati ragazzi e poi adulti e via via ognuno ha intrapreso la propria strada. Un giorno la curia mise in vendita la casa di Virano, il vecchio convento lo chiamavano, perché in realtà originariamente era un convento di suore.
I nostri genitori, che non si sono mai fermati davanti a nulla rispetto a ciò in cui credevano fosse il loro destino, hanno convinto lo zio, fratello maggiore di mia mamma, a comprare la casa facendo leva sul fatto che sarebbe stata un’occasione irripetibile (mio padre allora faceva il venditore ed era molto bravo…nell’arte della persuasione e lo è ancora ovviamente!). Così, convinto lo zio si procedette all’acquisto e alla ristrutturazione… Anche se sicuramente più comoda ed agevole, rimaneva comunque ancora per noi solo la casa delle vacanze… io ero ancora minorenne quindi senza macchina e senza la possibilità di muovermi in autonomia non era ancora il momento di viverla pienamente… Ma arrivò anche quel giorno!
Per i miei zii è sempre rimasta la casa delle vacanze, tanto è vero che decisero di vendere la loro parte alla nostra famiglia… e via di nuovo con un’altra ristrutturazione, ma questa volta per viverci per sempre! E così diventò finalmente la nostra casa… Mia sorella Silvia, più grande di me di tre anni si sposò per prima ed io finalmente diventai la regina della mansarda! Uno spettacolo… niente di meglio per una ragazza di 21 anni.
Tante le avventure e ricordi speciali vissuti in quella casa di campagna momenti vissuti con tanta intensità una casa piena di vita!